In Italia, nel 2020, il carcinoma della cervice uterina ha rappresentato il quinto tumore per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età. La sua eliminazione è oggi un obiettivo di sanità pubblica mondiale lanciato dall'OMS nel 2018 e un impegno dell'Unione Europea che lo ha incluso nell'Europe's Beating Cancer Plan. Il nostro Ministero della Salute ha presentato quattro ambiti di azione fondamentali nello studio "Call to action for HPV related cancers elimination: raccomandazioni e strategie da implementare a livello nazionale": prevenzione primaria (vaccinazione), prevenzione secondaria (screening), trattamento precoce delle lesioni da HPV e azioni di controllo degli altri tumori HPV-correlati.
Scritto da Paolo Palmas
lunedì 25 aprile 2016
Secondo un recente studio pubblicato sull’International Journal of Obesity (Int J Obes; 2015 Oct 21. doi:10.1038/ijo.2015.218) i bambini e i giovani che ricevono prescrizioni di antibioticoterapie ricorrenti nella loro infanzia subiscono un incremento di peso più rapido e più marcato rispetto a coloro che non ne utilizzano.
A questi risultati i ricercatori della Bloomberg School di Baltimora sono giunti dopo aver osservato e analizzato le cartelle di 163820 bambini di età compresa tra 3 e 18 anni; dopo aver considerato tutti i parametri individuali, è stato dimostrato che tra i 142824 giovani sottoposti ad almeno un ciclo di antibioticoterapia nell’anno precedente (oltre ad almeno 7 prescrizioni nell’arco della loro vita) si è evidenziato un peso corporeo maggiore di circa 1,5 kg rispetto a chi non aveva dovuto utilizzare antibiotici.
I dati pubblicati dimostrano che l’utilizzo indiscriminato di antibiotici può provocare modificazioni irreversibili nella flora batterica intestinale dei soggetti in terapia, con probabili alterazioni della trasformazione metabolica del cibo, il cui assorbimento risulterebbe aumentato. Questo si è dimostrato veritiero non soltanto nei primi anni di vita (come da tempo si ipotizza), ma anche durante l’infanzia e l’adolescenza.
Un corretto e specifico approccio nutrizionale, che miri a garantire una naturale efficienza dell’immunità innata, l’eubiosi intestinale ed un basso impatto infiammatorio (oltre che una variabilità nelle scelte alimentari), è dunque indispensabile fin dalla giovane età, non soltanto per conservare il benessere individuale ma anche per evitare pericolosi eccessi ponderali, il cui dazio verrebbe poi pagato a caro prezzo in età adulta.
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup