In Italia è cresciuto il consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica nelle fasce di età più giovani, in particolare tra le ragazze di 15-19 anni. La preoccupante notizia è il risultato di uno studio condotto dall'Istituto Ifc-Cnr. Questo uso inappropriato riguarda principalmente benzodiazepine e ansiolitici che i giovani si procurerebbero in parte in casa, in parte attraverso false ricette. Lo studio ha anche stilato una classifica delle sostanze psicoattive illegali più diffuse tra i giovanissimi: al primo posto c'è la cannabis, seguita dalle Nps (Nuove Sostanze Psicoattive), ma non sono inclusi gli psicofarmaci senza ricetta medica, in quanto non prettamente illegali.
Scritto da Paolo Palmas
lunedì 25 aprile 2016
Secondo un recente studio pubblicato sull’International Journal of Obesity (Int J Obes; 2015 Oct 21. doi:10.1038/ijo.2015.218) i bambini e i giovani che ricevono prescrizioni di antibioticoterapie ricorrenti nella loro infanzia subiscono un incremento di peso più rapido e più marcato rispetto a coloro che non ne utilizzano.
A questi risultati i ricercatori della Bloomberg School di Baltimora sono giunti dopo aver osservato e analizzato le cartelle di 163820 bambini di età compresa tra 3 e 18 anni; dopo aver considerato tutti i parametri individuali, è stato dimostrato che tra i 142824 giovani sottoposti ad almeno un ciclo di antibioticoterapia nell’anno precedente (oltre ad almeno 7 prescrizioni nell’arco della loro vita) si è evidenziato un peso corporeo maggiore di circa 1,5 kg rispetto a chi non aveva dovuto utilizzare antibiotici.
I dati pubblicati dimostrano che l’utilizzo indiscriminato di antibiotici può provocare modificazioni irreversibili nella flora batterica intestinale dei soggetti in terapia, con probabili alterazioni della trasformazione metabolica del cibo, il cui assorbimento risulterebbe aumentato. Questo si è dimostrato veritiero non soltanto nei primi anni di vita (come da tempo si ipotizza), ma anche durante l’infanzia e l’adolescenza.
Un corretto e specifico approccio nutrizionale, che miri a garantire una naturale efficienza dell’immunità innata, l’eubiosi intestinale ed un basso impatto infiammatorio (oltre che una variabilità nelle scelte alimentari), è dunque indispensabile fin dalla giovane età, non soltanto per conservare il benessere individuale ma anche per evitare pericolosi eccessi ponderali, il cui dazio verrebbe poi pagato a caro prezzo in età adulta.
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup